5 curiosità assurde sulla musica

5 curiosità assurde sulla musica
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Ohh sì, contenendo la parola “assurdo” nel titolo sto ufficialmente scrivendo un articolo clickbait.
Pace.
Oggi parliamo di curiosità. Sarà un articolo DECISAMENTE meno serio del solito, anche se non credo sia un grande problema.


Iniziamo così.

Siamo 4 amici che vogliono divertirsi un po’ ed ascoltare un po’ di buona musica, che facciamo?

Scopriamo che al locale vicino casa suona una band. Farà musica commerciale già risentita qualche migliaio di volte, ma è pur sempre musica!

Usciamo dal locale qualche ora dopo con i timpani andati e decisamente ubriachi. E dire che non volevamo nemmeno bere…

E sapete perchè siamo usciti “mezzi storti”? perchè…

La musica nei bar (specialmente ad alto volume) spinge le persone a bere di più e più velocemente.

Oh, non so perchè, so solo che ad ogni mio concerto (con quel grande uomo di TBO TheBigOne) dopo un’oretta sono tutti brilli, quindi confermo!

Ma non solo.

Al bar ho preso pure un gelato al cioccolato, ma non mi piaceva molto… era troppo dolce.

E cosa c’entra questo con la musica? Beh…

Degli studi della Oxford University hanno rivelato che la musica può influenzare il sapore, l’odore e l’aspetto del cibo. I bassi fanno risultare il sapore più amaro mentre gli acuti invece rende i sapori più dolci, si parla di cibo modificato sonicamente.


Tantissimi artisti hanno un animale da compagnia, o hanno avuto.

Basta pensare a Freddie Mercury e le migliaia di gatti che gli ronzavano intorno.

Ma di certo il più stravagante è Wolfgang Amadeus Mozart!

Wolfgang Amadeus Mozart aveva uno storno come animale da compagnia. Spesso il suo canto diventava motivo di ispirazione per un nuovo brano

Uno storno

Ora, a me va benissimo, anzi, bella per lui che aveva una continua ispirazione nello scrivere.

Ma

Come fai a catturare uno storno e metterlo in gabbia?
E perchè non prendersi un cane?

Ma non solo!
Mozart era così legato a quell’animaletto che il 4 giugno 1787, data di morte dello storno, gli dedicò una sepoltura con tanto di cerimonia e pure un verso che ora riportiamo

Qui riposa un uccello chiamato Storno,
Un piccolo stupido tesoro.
Era ancora al suo apice
Quando è finito il suo tempo,
E il mio dolce piccolo amico
Arrivato ad una fine amara,
Ha creato un dolore terribile
Nel profondo del mio cuore.
Gentile Lettore! Versa una lacrima,
Perché era caro,
A volte un po’ troppo allegro
E, a volte, abbastanza folle,
Ma mai
Noioso.
Scommetto che ora è in alto
Lodando la mia amicizia verso il cielo,
Al quale lo rendo
Senza compassione;
Perché quando si congedò improvvisamente,
Il che mi ha procurato un tale dolore,
Non stava pensando all’uomo
Chi scrive e fa poesia come nessuno può.

Mozart, parlando dello storno (traduzione da Wikipedia)

Fin dall’alba dei tempi, la maggior parte degli artisti non beve, non fuma e soprattutto non si droga.

In realtà no

Gli anni del secolo scorso sono pienissimi di artisti strafatti di acidi o morti di overdose.

Uno dei gruppi più importanti degli anni 2000, i Coldplay, ha cercato di ottenere gli stessi effetti della droga durante le loro registrazioni. Come?

Ipnosi. I Coldplay si sono fatti ipnotizzare durante le riprese di “Mylo Xiloto”

Mylo Xyloto, disco dei Coldplay

E come è andata?

è andata peggio dei mondiali in Russia per l’Italia.
è stato tutto inutile, non hanno avuto ulteriori ispirazioni.

Però almeno hanno permesso a noi di pubblicare una loro curiosità. Anche perchè dopo quasi 7 mesi di NViM non abbiamo mai parlato di Colpdlay…


Chiudiamo in bellezza con questa piccola chicca

Il tipo di musica che ascolti può farti cambiare il modo in cui vedi il mondo

Ed è verissimo

Questo quindi comporta un fenomeno molto molto particolare, secondo il quale sapere il tipo di musica che ascolta una persona, ti porta ad avere già “inquadrato” il tipo di persona con cui stai parlando.

Fattore positivo, ma anche e soprattutto negativo.

Non è proprio una curiosità, ma vi vogliamo comunque lasciare così, rendendoci conto una volta per tutte dell’importanza della musica nella nostra vita.

Grazie ancora per la consueta lettura, appuntamento a venerdì 🙂

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