Come Eddie Van Halen ha cambiato la musica Rock

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Ci ha lasciati in questi giorni il mitico Eddie Van Halen, uno dei migliori chitarristi della storia (se non IL migliore, secondo la classifica di Guitar World del 2012).
Noi di New Vibes in Music vogliamo rendergli onore, parlando di come abbia cambiato il mondo della musica e delle 6 corde!

Prima di procedere, consiglio la visione di questo video, dal quale ho tratto ispirazione e attinto informazioni (non ha sottotitoli, peccato…)

Il primo disco: Van Halen

Nel 1978 il punk la faceva da padrone. Led Zeppelin, Rolling Stones e Pink Floyd stavano dominando la scena ed il mondo della chitarra era vastissimo e pieno di virtuosi, anche perchè ogni canzone ruotava attorno a questo strumento.

Il 10 Febbraio 1978 esce il disco d’esordio dei Van Halen (band composta da Eddie, dal fratello Alex alle percussioni e da David Lee Roth come voce principale), contenente pezzacci come Running with the devil, anche se ci soffermeremo su Eruption, un brano di sola chitarra che dimostra quanto Van Halen fosse un fuoriclasse.

Un altro grandissimo pezzo contenuto nel disco d’esordio è I’m the one. Questo brano ha una caratteristica non da poco: è stato registrato “one take”, ossia senza tagli o sovrapposizioni. Suonato e registrato una volta. Basta.

Una particolarità in questa registrazione è anche il panning della chitarra.

Per panning si intende la distribuzione del suono nel campo stereo.
In parole povere, sulla cuffia destra sentiamo qualcosa, sulla cuffia
sinistra sentiamo altro. 
Più il panning è verso destra, per esempio,
meno si sentirà quello strumento sulla cuffia sinistra.

Nel brano la chitarra ha panning totalmente a sinistra, mentre a destra si ha solamente il riverbero dello strumento, un “eco”, per dirlo in parole povere.

Van Halen entrò a far parte del mondo chitarristico come un qualcosa di nuovo, innovativo e mai visto prima e fin da subito si contraddistinse dal resto della scena.

Il tono

Eddie, come ogni piccolo o grande chitarrista, possedeva diverse chitarre, ma solo una è diventata il suo marchio: la Frankenstrat!

La chitarra riflette tanto il suo possessore, specialmente perchè se l’è costruita lui!
Nasce dal corpo di una Charvel Strat, con i pickup humbucker di una Gibson PAF, con l’aggiunta di qualche pezzo Fender, con disegni e frets costruiti dallo stesso Eddie.

Non solo la sua chitarra era personalizzata, ma persino l’amplificatore è stato modificato da lui, per cercare il suono corretto che la chitarra doveva produrre. Dimostrazione del fatto che sapeva perfettamente quale doveva essere il suono da produrre. Un mostro.

Ma non è solo l’incredibile suono del suo strumento ad aver reso Eddie una leggenda.

La composizione

Eddie aveva anche un talento incredibile nel comporre musica e non solo all’interno dell’omonima band.

Nel 1983 Eddie Van Halen ha prestato il suo talento al Re Del Pop, Michael Jackson. Nel parla proprio lui:

Ho ascoltato la canzone (Beat it) ed ho subito pensato: “Posso cambiare qualcosa?”
Sono andato dai tecnici ed ho detto: “Ok, dal breakdown dividi queste parti, vai in questi punti, dal pre-ritornello al ritornello, vai.”
Ci avrà impiegato forse 10 minuti a mettere insieme tutto, poi ho iniziato ad improvvisare due assoli su di esso.

I listened to the song, and I immediately go: “Can I change some parts?”.
I turn to the engineer and i go: “Ok, from the breakdown chop in this part, go to this piece, pre-chorus, to the chorus, out.”
Took him maybe 10 minutes to put it together, and I proceeded to improvise two solos over it

Il brano è stato composto assieme a Steve Lukather (dei Toto) al basso ed è entrato a far parte di Thriller, il secondo disco più venduto della storia della musica.

1984, una pietra miliare del rock

La copertina di 1984

Nel disco 1984, uscito lo stesso anno, entra a far parte del sound della band un nuovo strumento, il sintetizzatore, comunemente non tradotto e mantenuto Sinth.

Il brano per eccellenza del disco, che ruota attorno ai sintetizzatori, è quella meravigliosa canzone dal titolo Jump

Nella classifica delle vendite, il disco si piazza al secondo posto, dietro proprio a Thriller, di Michael Jackson.

Gli anni successivi

Dopo 1984, i quattro dischi successivi arriveranno sempre al primo posto come numero di vendite, portanto ad una vendita complessiva di più di 80 milioni di copie e 13 brani al primo posto di Billboard, inserendo la band nell’ Hall of fame of rock and roll nel 2007.


Eddie è stato un grandissimo sperimentatore, ha cambiato completamente il mondo della musica e della chitarra, continuando ad esercitarsi fino a che un tumore alla gola ce lo ha, fin troppo presto, strappato via, il 6 Ottobre 2020, a 65 anni.

Noi vi ringraziamo per la lettura e vi diamo appuntamento a martedì prossimo con un nuovo articolo!

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