Good vibes con Alessandro “Naki” Osella : suonare il basso e puntare in alto.

Good vibes con Alessandro “Naki” Osella : suonare il        basso e puntare in alto.
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1 settembre 2019 : Bumbum festival a Trescore, concerto dei Rovere. Io sono lì bello tranquillo in mezzo alla folla, ed ecco salire “La Superluna di Drone Kong”…boh. Poi iniziano con “Bicicletta intergalattica”, ed io, davanti ai sub, sento quel basso che spinge di brutto. E la cosa mi piace.

4 settembre 2019 : Brescia, concerto dei Pinguini tattici nucleari. Noto che sul palco ci sono due batterie, ed una di queste è identica a quella vista a Trescore, e infatti ecco salire di nuovo la Superluna, ed ecco di nuovo quel basso vibrare nella mia cassa toracica.

Basta. DEVO conoscere quel ragazzo. Ed oggi, sono molto gasato nel parlare con lui, di lui: Alessandro “Naki” Osella.

Chi è Alessandro Osella?

Tipica domanda che pongo ad ogni intervistato, che però questa volta ha trovato una risposta molto profonda e pensata. Lui non si definisce con un solo strumento, e dice di non aver mai avuto talento nella musica, tendendo quindi a sviluppare un metodo di studio efficace. Non vuole essere associato solo al basso, sul palco lui è Alessandro, un ragazzo che si diverte grazie alla musica, senza essere “etichettato” ad uno strumento.

Alessandro Osella, musicista della provincia di Cuneo, nasce infatti come chitarrista della band “Le note che non vuoi”, rinominata poi in “Danubio”, un gruppo indie rock di amici di infanzia che produceva musica molto densa e profonda, con la quale incide il primo disco e si toglie qualche soddisfazione suonando addirittura al Festival d’Aix-en-Provence, uno dei palchi più grandi calcati da lui, prima della Superluna.

La carriera da bassista e i grandi palchi

La cosa assurda è che quando ho iniziato a suonare il basso, manco l’avevo, e per un anno e mezzo me lo sono fatto prestare, ma è stato fondamentale, perchè le cose più incredibili le ho fatte al basso

Alessandro si avvicina al basso quasi per caso, raccogliendo l’offerta per diventare bassista in una cover band (tipologia di complesso non proprio amata da lui) della sua zona. Impara questo nuovo strumento per i due anni seguenti, ascoltando ed imparando da bassisti, quindi utilizzando un approccio diverso da quello della chitarra

Fino alla chiamata di Francesco Cornaglia, batterista de I monaci del surf, band di discreto successo che comprendeva anche Nikki, ad oggi disc jockey per Radio Deejay e frontman de La superluna di Drone Kong, band che comprenderà tutti e tre i ragazzi e di cui parleremo in seguito.

Alessandro accetta questa offerta, munito del suo nuovo basso, ed inizia una avventura assieme a Francesco Cornaglia, Fabrizio “Nikki” e Chris Lavoro, due fratelli.

La Superluna di Drone Kong

Ed è qui, caro il mio amico lettore, è qui il pezzo grosso dell’articolo,ma non per la fama della band, quanto per le parole dette da Alessandro.

La Superluna di Drone Kong è un band emergente fondata da Nikki, che propone brani scritti da lui. Analizzeremo in seguito “Bicicletta intergalattica”, non il mio preferito (“Futuro ascetico” non si batte) ma di certo uno dei brani che valorizza di più Alessandro ed il basso.

Alessandro naki osella, di Lobster, durante un concerto

Alessandro Osella assieme a Francesco Cornaglia sul palco del BumBum Festival

Alessandro parla di Nikki evidenziando quanta stima abbia verso una persona tanto famosa quanto umile come lui, in grado di metterti a tuo agio fin da subito. Parla della band sul lato umano, dicendo quanto sia piacevole il clima, i viaggi in furgone, la voglia di spaccare, il rapporto di amicizia tra i membri della band, perchè questo è essere una band, questo è il bello dietro al palco.

Il concerto di Brescia, apertura dei Pinguni Tattici nucleari è stato il concerto più incredibile per lui, che non ha vissuto l’esibizione con ansia, bensì con voglia di spaccare e di divertirsi.

Sto facendo una band come se fosse una band di provincia : siamo gasati, ci rompiamo le palle alle prove, ma alla fine ci mangiamo sempre una pizza e ci beviamo un birra.

È molto meno “formale” di quanto possa sembrare.

Alessandro Osella, parlando della Superluna di Drone Kong

Naki : il nuovo artista nato quasi per caso

Come detto prima, Alessandro ha sempre suonato con complessi musicali, con qualche parentesi da cantante, ma non ha mai creato canzoni da solista. È così che a 18 anni tenta la stesura di qualche brano pop, convinto della facilità di mettere insieme quattro accordi.

Facile un corno! Si rende infatti subito conto di quanto sia arduo creare un qualcosa di orecchiabile. Le prime composizioni infatti non furono capolavori, ma iniziò a creare brani orecchiabili e divertenti parlando dei suoi coinquilini.

Alessandro Naki Osella

La “svolta” arrivò quasi per caso. Massimo Varini, chitarrista, arrangiatore, insegnante e produttore famoso in tutto lo Stivale, organizzò un festival di chitarre a La Spezia, in Liguria. La singolarità del festival era che i possessori di una Eko, potevano suonare come dimostratori e in quanto possessore di una Eko, partecipò al festival.

Senza grandi pretese, stava suonando i brani dedicati ai suoi coinquilini, quando due ragazzi, componenti dell’etichetta Clinica Dischi, si avvicinarono a lui, cercando di accaparrarselo. Fu così che con il nome d’arte “Naki”, praticamente il primo nome che gli balenava in testa, iniziò la sua esperienza con Clinica Dischi, dove incise un EP (Senza Band EP) da cui possiamo estrarre “Via Madama Potente”.

Via Madama Potente, l’inizio di Naki

Il titolo deriva quasi da un modo di dire dei suoi amici, dato che via Madama era la via di residenza di Alessandro, e tutte le serate inziavano, si svolgevano o finivano in via Madama (ed effettivamente, conoscendo Alessandro, non ci si sorprende che fossero serate “potenti”Dal nome del brano possiamo intuire quanto sia un brano scritto per divertire e divertirsi, ed infatti trasmette subito allegria. Brano molto orecchiabile con qualche pezzo rock duro subito “soffocato” da scenette divertenti.

Prima di buttarci a capofitto nel brano de La Superluna di Drone Kong, vorrei esprimere un paio di riflessioni.

Concentrandosi sul basso, il brano è decisamente più semplice di altri brani della Superluna e non, ma forse è proprio qui la sua forza, ed è qui la forza di Alessandro, perchè con poche note riesce a trasmettere un’energia assurda all’ascoltatore, e dimostra che non servono milioni di note per arrivare all’ascoltatore, ne basta una, ma fatta bene, e Alessandro sa come suonarla bene.

Recensione e riflessione: Bicicletta intergalattica

Eccola qui, bicicletta intergalattica!

Il brano inizia, appunto, con un basso potente (quasi come via Madama) che ci spinge verso la melodia di chitarra, mentre in sottofondo sentiamo voci probabilmente di giornalisti.

Ed ecco la voce che entra, graffiante, ma ancora calma, però fin dall’inizio senti il profumo di grande pezzo. Il tutto è accompagnato da un giro di batteria semplice, ma riccodi piccoli elementi che lo rendono contemporaneamente molto complesso.

Il pattern rimane simile fino al ritornello, dove la voce si alza, diventa più penetrante, e comunica il messaggio ecologico della canzone, “salva il clima, salva l’umanità, bicicletta intergalattica!”. Infatti ai due concerti a cui ho avuto la fortuna di partecipare, il brano viene introdotto con un forte messaggio ambientale. Scelta molto apprezzata, veramente.

Supersonic sound, ripete spesso Nikki, ed ha ragione, dato che il brano ha veramente un suono “supersonico”, soprattutto dal vivo è dura stare fermi.

Bicicletta Intergalattica è uno dei brani più conosciuti della band, non presenta grandi assoli, cori alla “Queen”, ottoni o balle varie, presenta un messaggio forte, chiaro, diretto, senza troppi ghirigori tra melodia e voce, è un brano diretto e deciso, che ti prende e non se ne va più.

Un paio di riflessioni

Sono un grande fan della Superluna, c’ero al loro esordio, c’ero in uno dei loro palchi più importanti, e loro c’erano nei miei momenti peggiori, mi hanno sempre tirato su di morale, e ci sarebbero tanti altri loro brani che amo, in particolare Futuro ascetico. Quella canzone mi provoca ancora i lacrimoni, ve la consiglio assolutamente.

Chiudendo l’articolo, ringrazio di cuore Alessandro Osella per la sua incredibile disponibilità e la sua energia contagiosa. Artista fantastico e, conoscendolo, persona ancora più fantastica. Molto probabilmente tornerà a breve su questo sito, ma per ora sono voci di corridoio…

Grazie per la lettura, ci vediamo martedì prossimo, la rubrica della Domenica è sospesa causa Pasqua.

~Macca 
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