Ogni musicista famoso o meno ha un idolo, magari un artista molto famoso che conosce da tanto, ed ogni musicista sogna di suonare assieme a lui, ma sa bene che nella maggior parte dei casi, questo suo idolo sarà “irraggiungibile”. Avrà pensato la stessa cosa Rida Ardi, promettente artista Tropical House, quando inviò un suo brano ad Alan Walker. Ma le cose andarono in modo diverso…
Ma facciamo un passo indietro, e conosciamo meglio Rida. L’ho intervistato e questo è ciò che racconta:
La storia musicale di Rida
Rida, di origini marocchine ma nato in Italia, si avvicina alla musica tropical house ed elettronica nel 2016, grazie ad un suo amico che gli mostrò un programma di creazione musicale. Fin da subito rimase molto incuriosito dal mondo delle canzoni, e da quanto lavoro ci sia anche nella cura dei piccoli dettagli, e grazie a YouTube e (dice lui) Instagram, ha iniziato ad imparare i rudimenti prima per curiosità, poi per passatempo.
È una cosa che mi aiuta a sfogarmi e a liberare la mente,
a mettere nero su bianco tutto ciò che mi passa per la testa
Rida Ardi, parlando della musica
Il rapporto con gli strumenti
Rida compone le sue creazioni musicali utilizzando il pc, l’unico strumento che sa suonare è il flauto a livello scolastico (ride, ndr), ma è molto affascinato dal pianoforte, ed è un sentimento che si evince anche dai suoi brani, dove il piano ha sempre un ruolo, seppur di accompagnamento, importantissimo, e spesso al centro dell’attenzione dell’ascoltatore.
Il piano è uno strumento che mi affascina sia per la versatilità, sia per l’eleganza, dato che secondo me pianoforte è sinonimo di eleganza (…)
Vorrei imparare a suonarlo perchè mi piacerebbe comunque suonare ciò che compongo.
Rida Ardi, parlando del pianoforte
Alan Walker e l’avverarsi di un sogno
Alan Walker, uno dei più famosi disc jockey e produttore discografico del mondo, diventato famoso grazie a Faded nel 2015, è da sempre il suo idolo, ed ha ispirato diverse sue composizioni, fino a che, nel 2019, si è presentata ai fan l’opportunità di comporre assieme a lui un brano.
Il brano sarebbe stato diviso in 7 parti, vocale, drop, perscussioni, pad(il sottofondo del brano) e plucks(un misto tra suoni melodici e pads). Rida ha preso la palla al balzo, ed ha inviato un suo brano al disc jockey, senza troppe speranze, più per provarci che per altro, ma dopo un paio di giorni, ecco l’agognata mail. “SEI STATO SCELTO”.
Era incredulo, il sogno era avverato, avrebbe suonato con Alan Walker!
Mancava però un ultimo, insidioso ostacolo da superare. Infatti Rida non fu l’unico scelto, assieme a lui altri due artisti da tutto il mondo erano stati nominati, e per far parte del team di Alan Walker, doveva vincere una votazione contro gli altri tre.
Rida vinse anche qui, per la categoria pads e plucks. Era ufficialmente parte della canzone ufficiale, uscita poi a luglio con il ritocco di Alan Walker e la voce di Sapphire. Il brano ad oggi è disponibile (purtroppo) solo su Youtube, ma vale la pena darci un occhio (darci un orecchio suonava brutto, solo Van Gogh sarebbe stato in grado di farlo VA BENE PROSEGUIAMO)
Fall again, un brano da pelle d’oca
Fall again nasce nel 2017 con il titolo di “Summer“, con l’intento di creare qualcosa con diversi strumenti estivi, tipico della Tropical House (il brano è ancora online, ricaricato da un profilo terzo a quello di Rida). La svolta arrivò, di nuovo, grazie ad un suo amico. Sappiamo bene quanto i nostri amici abbiano sempre un buon consiglio per noi, ecco in quel caso, non fu un “buon” consiglio quello che Rida ricevette, ma fu più un “ottimo” consiglio.
Il brano era perfetto, melodie geniali, sonorità rare e, personalmente, ottima scelta di pad e strumenti (e fidatevi che spesso ci si chiede come abbia fatto un artista ad avere queste sonorità)
Rida allora inizia il percorso di trasformazione da Summer a quella che sarà Fall again, attuando cambi di tonalità, cercandone una più malinconica, aggiungendo una voce e improntando nuova produzione e mixing e mastering, aiutato dalla sua maturazione musicale nel corso degli anni.
Il brano terminato incarna perfettamente il tropical house ed è un qualcosa di meraviglioso, a parer mio. È disponibile anche su Spotify, Apple music e iTunes, ma qui sotto trovi il video YouTube. Ascoltiamolo insieme e analizziamolo per bene, io darò una mia ipotesi molto libera e scrivendo di getto ciò che trasmette ascoltandola, tu puoi dire la tua nell’apposita sezione in fondo alla pagina.
Recensione del brano
Il brano si apre con un piano leggero, e subito viene supportato da bassi, pads e un lieve beat, tutto tipico della Tropical House.
Ed ecco la voce, non aggressiva, accompagna semplicemente la melodia, dimostrando capacità di mixaggio paurose, dato che la voce è incorporata alla perfezione anche con il, ricorrente, suono di piano tagliato in levare.
Il beat si intensifica, ed ecco la frase, “I don’t want to fall again”, che precede il drop. Drop di una gradevolezza disarmante, i bassi spingono da maledetti, e la melodia è decisamente originale e articolata. Piano piano inizi ad amare il brano.
Dopo il drop, un attimo di ripresa, la voce non pronuncia frasi, si limita ad accompagnare la melodia fino al prossimo “cambio di stile”, dove il solo piano la fa da padrone.
Ora un piccolo inciso. Quando un brano è geniale? Quando con poche note riesci ad entrare nella testa dell’ascoltatore (pensate ad Another one bites the dust (Queen) oppure Seven Nation Army (White stripes)) Qui Rida suona UNA SOLA NOTA al piano, ma va benissimo così.
Un lieve sottofondo di archi regge il tutto, e verso il secondo minuto torna piano, voce e melodia. Ascoltare bene da 2:09 a 2:15 il giro di batteria a dir poco azzeccato, e difficile da eseguire al pc.
Ed ecco il drop finale, con poche modifiche rispetto al primo, che si chiude con l’aggiunta della voce.
Mi sono lasciato trascinare, dalle emozioni nell’ascoltare, va bene, però il brano è di una professionalità assurda, veramente un pezzo di altissimo livello.
Rida, un consiglio, continua così, perchè se i prossimi brani dovessero essere a questo livello, avrai la strada spianata verso il successo, o almeno te lo auguro.
Ultima precisazione, che va fatta, oltre ad un ottimo artista, Rida si è dimostrato molto disponibile e collaborativo, sopportando errori e domande a lui poste, quindi un ringraziamento sentito a lui per aver reso molto più semplice la stesura di questo articolo.
~Macca
Professore di Sistemi Informatici, studente di Ingegneria informatica, polistrumentista, blogger ed addetto stampa classe 2002 di Bergamo. Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2014 prendendo lezioni di pianoforte. Vivo il mondo della musica a 360°, vantando un disco da solista ed un tour con una band.
Ho creato il blog newvibesinmusic.it nel marzo del 2020 e tutt’ora continuo a curarne le pubblicazioni ed i servizi.