Ti piace la musica commerciale? Ascolti artisti che lo fanno solo per i soldi? Cerchi sonorità scontate?
Benissimo, gli Overture non fanno per te (a dirla tutta se cerchi artisti di questo tipo, hai sbagliato sito)
È con molto piacere che vi presento una band che apprezzo molto. Hanno un genere tutto loro e vivono veramente la musica con tanta passione e voglia, complice anche la loro giovanissima età.
Chi sono?
Gli Overture sono una band di Alessandria nata nel 2018. Il gruppo è formato da Andrea Barbera (chitarra e tastiere), portavoce della band per questa intervista, Jacopo Cipolla (basso), Davide Boveri (voce) e Giacomo Pisani (batteria e percussioni).
Ogni componente arriva da mondi musicalmente diversi. Il progetto nasce per creare un crossover che tiene come riferimento principale il rap e la trap più moderni e vi accorpa i suoni funk, soul, rock, reggae, anche se non mi soprenderei se dovessi sentire un pezzo di Beethoven in un loro brano, manca giusto la musica classica! 🙂
Il filo conduttore nelle produzioni degli Overture è nascosto nella componente testuale, scritta di getto, senza filtri, per trattare tematiche spesso scomode al subconscio umano.
Scopriremo infatti, proseguendo con l’articolo, che un brano è stato scritto in una sola giornata!
Galérie, il nuovo EP
Galérie è il primo lavoro discografico full-lenght degli Overture (mica male per essere il primo). È un concept EP che assume i connotati di un viaggio all’interno del mondo sonoro della band come fosse una galleria d’arte.
Questo per noi è il primo e vero progetto ufficiale. All’interno troverete i nostri primi due singoli, accompagnati da altri quattro inediti.
Ci siamo immedesimati nell’ascoltatore, che oggi ha bisogno di visioni come l’appassionato di arte, cioè riuscire a cogliere in sequenza prima l’insieme e poi il particolare.
Overture, riguardo l’EP
Come spesso facciamo, andiamo ad analizzare velocemente ogni loro brano!
Vesto di nero
Vesto di nero è il nostro cavallo di battaglia, il primo brano nato quando eravamo in 2/3 molto a caso.
Andrea Barbera
Il brano rappresenta la bellezza degli opposti, bianco/nero, ricco/povero. Con questa traccia i ragazzi vogliono far vedere che la vita è fatta di tutto questo.
Aggressiva, veloce, una base che spinge senza influenze troppo elettroniche o bassi potenti. Un bel giro di basso e un ritornello che entra subito in testa.
Alcuni pezzi con cori ed effetti sonori sono veramente geniali, apprezzatissima.
Come godo se
Come godo se è il secondo singolo uscito. Il primo pezzo composto da due accordi cattivi, chitarra distorta, power chord e stile comunque rap.
C’è dietro un grande lavoro con l’etichetta, ci hanno visto lungo ed hanno creato un pezzo sia spocchioso che stiloso.
Andrea Barbera
Base molto diversa dalla prima, eppure anche qui lo stile si incastra molto molto bene. Ha un mood del tutto diverso, del tipo “Perchè non riesco a smettere di fare balletti spastici mentre ascolto questo brano?”
Chitarra elettrica e rap? Promossi con lode!
Miele
Miele è un pezzo d’amore che però presenta sfumature “americane” che i ragazzi vorrebbero portare in italia facendole loro
senza imitare. Vogliono allontanarsi dagli altri artisti e portare qualcosa di veramente loro.
Brano che non mi ha preso subito, probabilmente per lo stile non molto catchy, a parere mio. Di certo però il ritmo e la ricerca sonora non sono da sottovalutare.
Pochi strumenti, poche note, molte percussioni. Brano molto tecnico e rischioso.
Italiano medio
Pare ridondante, ma lo stile è diverso dagli altri.
Spinge, innegabile. Spesso varia la base mantenendo un giro di basso molto molto piacevole. Oltretutto dopo il ritornello si ha un fill di basso apprezzatissimo e di certo non scontato.
Testo fantastico, brano orecchiabile, non il migliore ma di certo neanche il meno bello.
Fiume in piena
Chi dice che è un brano scontato, fatto solo al pc, con sonorità sempre già sentite molto probabilmente a colazione mangia pane e scemenza.
Fiume in piena è il primo singolo uscito, è un brano che parla di sfogarsi parla dell’ ego ed è il brano a cui tengono di più e con il quale riescono sempre a sfogarsi in live.
Che dire? Un brano orecchiabile, un bel testo, chitarre quasi funk, stile rap ma non troppo, virtuosismi canori. Che bomba!
Santorini
Santorini è nato in mezza giornata, quando sono andati a Genova dal batterista. Abituati ad un clima “da Pianura Padana”, hanno trovato mare e una bella giornata e sentendosi un po’ come a Santorini hanno scritto questo brano.
Molto meno a “taglio da band” e più da rapper. Anche qui c’è tantissimo lavoro da parte delle percussioni e la capacità di creare atmosfere senza l’eccessivo utilizzo di effetti ed elettronica. E questo penso sia un grandissimo punto di forza.
Sono sincero, è stato un piacere parlare di questi ragazzi, perchè mi sono piaciuti fin da subito e sono sicuro che diventeranno grandi in poco tempo.
Grazie agli Overture per l’intervista e grazie a te per la consueta intervista, ci vediamo venerdì con una nuova intervista!
Professore di Sistemi Informatici, studente di Ingegneria informatica, polistrumentista, blogger ed addetto stampa classe 2002 di Bergamo. Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2014 prendendo lezioni di pianoforte. Vivo il mondo della musica a 360°, vantando un disco da solista ed un tour con una band.
Ho creato il blog newvibesinmusic.it nel marzo del 2020 e tutt’ora continuo a curarne le pubblicazioni ed i servizi.