Blumosso: emozioni, musica e Conseguenze

Blumosso: emozioni, musica e Conseguenze
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Per una volta andiamo a parlare con un artista che “profuma di sud Italia”. Blumosso ci ha raccontato del suo nuovo EP, Conseguenze, e di musica in generale. Un’intervista piacevole, lui oltretutto è pure molto simpatico!

Chi è Blumosso?

Gli inizi

Fin da piccolo Blumosso (o meglio, Simone Perrone) ha sentito l’attrazione del mondo della musica. Ad 8 anni infatti si avvicina alla sfera musicale, per poi iniziare a suonare con alcune band nel periodo da liceale.

Il progetto Blumosso nasce però nel 2016, dopo la scelta di fare tabula rasa ed iniziare a scrivere qualcosa di nuovo.

Nel 2016 nasce Blumosso, perchè ho iniziato a scrivere canzoni distanti stilisticamente rispetto ai brani passati.

Ho pensato di fare tabula rasa e ripartire da zero

Blumosso

La nascita di Blumosso

Il nome d’arte non ha un singificato specifico in realtà, semplicemente attinge ad una sua poesia di qualche anno fa.

Rappresenta il colore del mare in tempesta. Ed in effetti questa inquietudine si nota anche nei suoi brani, che hanno sempre tumulto e malumore di fondo.

L’artista oltre alla carriera da cantautore, è anche uno scrittore. Il suo primo romanzo, Spremuta d’arancia a mezzogiorno, risale al 2015, mentre Schiena Cucita è il più recente, datato 30/01/2020.


Questa sera, piazza Garibaldi ore 22:00.
Il candidato sindaco Marconi Giovanni parlerà alla cittadinanza.
A seguire, musica dal vivo con i Futura.
Cantautorato italiano.

Esordio di Schiena Cucita, secondo romanzo

Il nuovo EP, Conseguenze

L’EP nasce come appendice al primo disco, In un baule di personalità multiple. Blumosso afferma infatti che fare un primo disco da 15 brani non sarebbe stata la cosa migliore per lui, ha quindi deciso di tenere indietro un paio di brani da pubblicare in seguito, appunto, in questo EP.

Volevo dare un senso di continuità al primo disco, per prolungare il discorso portato avanti

Blumosso

Di per sé, Blumosso, ha molti più brani della media di questo sito, vorremmo parlare di tutti, ma ci limiteremo a parlare dei pezzi dell’EP.

Ermione

dal punto di vista tecnico, Blumosso è legato a tutti i suoi brani, ma non è un artista che si ascolta per riempirsi di sé. Però Ermione, all’interno dell’EP, è il brano che preferisce.

Il momento in cui è nato il brano è un periodo che Blumosso ricorda con molta “poesia”, per un motivo strettamente personale.

Il brano non ha grandissimi tecnicisimi, ma ha la rara capacità di trasmettere emozioni forti pur non sapendo con certezza la storia dietro. Il lavoro di master è sopraffino ed il brano è oggettivamente bello.

Considerazioni sulla vita

Considerazioni sulla vita è un brano importante, è un brano in cui l’ascoltatore si riconosce, perchè parla della sua vita e, appunto, delle sue considerazioni sulla vita.

Parla di ricordi e considerazioni che abbiamo tutti, a prescindere da quello che abbiamo vissuto. Il ricordo del primo schiaffo, del nonno, del papà, le prime volte…

Il problema di questo meraviglioso brano è rappresentato dal ritornello. Blumosso infatti racconta di aver temporeggiato prima di pubblicarlo, spaventato dall’effetto del testo al ritornello:

Oh, chissà se morirò da solo o in compagnia. Sicuro in quel momento riderò

Blumosso – Considerazioni sulla vita

Universo statico (SIDE B)

Uscito assieme a A pezzi il cuore (SIDE A) è un brano che fin dall’inizio si presenta come diverso dagli altri.

Rimane sempre il mood un po’ malinconico di Blumosso e la voce accompagnata dal piano, prima comparsa nel disco, ci porta all’interno di un brano più dolce degli altri.

Il brano è dedicato a Basileia, “unico elemento in movimento nel suo universo statico”. Penso proprio che testi come questi possono arrivare solo dalla penna di uno scrittore come Blumosso.

Quest’ultima canzone

Questo brano inizia con uno stile strano, molto dolce e tranquillo, ma rivela in seguito lo stile classico di Blumosso, con l’entrata di chitarra e batteria che da uno sprint in più alla canzone.

Il brano è molto personale, dedicato a qualcuno di speciale e tecnicamente parlando è uno dei più complessi dell’EP, anche per la presenza di accordi diminuiti e modulazioni.

A pezzi il cuore (SIDE A)

A pezzi il cuore, cronologicamente parlando, è la più recente. Scritto infatti a dicembre, il brano ricalca un po’ lo stile britpop.

Il pezzo, tra i meno personali, è stato largamente apprezzato dal pubblico, che riesce ad immedesimarsi nel protagonista del brano.

Stile risentito negli altri brani, con qualche parte solo strumentale affidata a cori, piano, chitarre e batteria. Da parte mia il più bello dell’EP.


Tirando le somme è una bella opera l’EP, più e meno personale, più e meno esplicito, ma sempre con lo stesso stile, con poche variazioni, permettendo all’ascoltatore di apprezzare nello stesso modo tutte le composizioni.

Grandissimo il lavoro di ricerca del suono e di master.


Anche per oggi abbiamo finito! Ringrazio tantissimo Blumosso per la disponibilità e grazie a te per la consueta lettura!

Qui sotto trovi l’articolo di mercoledì scorso, assieme a Zoizi.
Se invece vuoi leggere articoli simili a questo, trovi sempre qui sotto i tag.
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Grazie per la lettura, ci vediamo Domenica!

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