El Sendero
Come capita spesso, per poter apprezzare appieno un brano, è utile buttare un occhio anche al videoclip.
El sendero è uno dei brani più ascoltati di Caparezza (nell’ultimo periodo), ed è il quarto brano estratto dall’ultimo disco Exuvia ad essere affiancato ad un video (gli altri sono Exuvia, La Scelta e Campione dei 90, che ha da poco superato il milione di visualizzazioni).
Questo capolavoro non poteva passare inosservato. Ecco quindi la nostra interpretazione al video ed al brano del nostro amato cantante.
Il brano
El sendero, collegata a Fugadà grazie allo skit Una voce, ci trasporta in un modo di malinconia, dopo una fuga disperata dalla prigione dell’ultimo album Prisoner 709, dove oltretutto la copertina mostra non a caso una prigione.
Nel brano, oltre all’immortale Michele “Caparezza” Salvemini, canta anche Mishel Domenssain, che oltretutto riprende un verso di un suo brano, La selva, tramite il quale Caparezza ha scoperto l’artista messicana.
Una vita indegna
La stesura del brano è ispirata dalla vita dei parenti di Caparezza, che l’artista ritiene molto più degna della sua. Ha infatti dichiarato che:
Ho la sensazione che la vita di mio nonno e di mio padre siano più degne della mia.
Caparezza – parlando di El Sendero
Nel brano parlo di mio nonno che ha fatto la guerra e ha perso tutto ciò che aveva. Mio padre che voleva diventare un cantautore e ci è arrivato vicinissimo, ma poi per la morte prematura del padre ha dovuto fare l’operaio.
Io sono l’unico che ha fatto il cantante. Però i miei altri famigliari hanno intrapreso un sentiero, un sendero, fatto di gioie e dolori e io sento di non aver sperimentato abbastanza. Soprattutto i dolori.
Ed in effetti, El sendero, è un po’ un riassunto della vita, che come un mantra viene ripetutamente descritta come “il sentiero del dolore e della gioia”, dove il guerriero cammina.
Il videoclip, effettivamente, rappresenta appieno il concept del brano, mostrando un anziano signore che a ritroso perde anni di età, arrivando apparentemente ad essere un bambino.
Dico “apparentemente” perché per tutta la durata del brano viene mostrata la Domenssain che porta un figlio in grembo, che rappresenta l’estrema fine del viaggio intrapreso all’interno del video.
Professore di Sistemi Informatici, studente di Ingegneria informatica, polistrumentista, blogger ed addetto stampa classe 2002 di Bergamo. Mi sono avvicinato al mondo della musica nel 2014 prendendo lezioni di pianoforte. Vivo il mondo della musica a 360°, vantando un disco da solista ed un tour con una band.
Ho creato il blog newvibesinmusic.it nel marzo del 2020 e tutt’ora continuo a curarne le pubblicazioni ed i servizi.